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27/07/24

Come pulire un piatto doccia in resina ingiallito

Se ti stai chiedendo come pulire un piatto doccia in resina, forse è perché stai iniziando a valutare un progetto di ristrutturazione o di creazione del tuo bagno e vuoi sapere se la manutenzione ordinaria è semplice o impegnativa. O magari sei appena entrato in un appartamento che possiede questo elemento e non sai come trattarlo, quindi hai bisogno di capire come evitare macchie o come pulire un piatto doccia in resina ingiallito.

In questo articolo daremo suggerimenti e consigli sulla routine da applicare e sui prodotti migliori, suggerendo anche soluzioni nel caso in cui sia necessaria una pulizia più profonda. Il bagno in resina è infatti sempre più richiesto, soprattutto per l’impatto positivo di design ed estetico che si riesce ad ottenere preferendo questa soluzione alla classica base in ceramica.

Benché piuttosto resistenti e difficilmente usurabili, restano comunque elementi del bagno di cui avere cura, per evitare che si rovinino: non è tanto a rischio la funzionalità quanto – appunto – l’estetica e la durabilità complessiva del prodotto.

Se ben tenuto, infatti, un piatto doccia in resina può conservarsi integro e piacevole alla vista e al tatto per più di 30 anni, a condizione di trattarlo opportunamente. Scopriamo dunque insieme come comportarci e quali accessori utilizzare sia nella quotidianità che in situazioni di manutenzione straordinaria.

Istruzioni e prodotti da utilizzare

Per la pulizia quotidiana di un piatto doccia in resina ci vogliono davvero pochi attrezzi: basterà un panno morbido (può essere di microfibra o di cotone), un semplice detergente neutro e acqua calda. Va bene anche una spugna, se la si preferisce, purché molto morbida e senza parte verde abrasiva.

Per una maggiore praticità, soprattutto se si parla di piatto doccia a filo pavimento, un consiglio utile per salvare schiena e ginocchia è utilizzare un panno in microfibra ampio passandolo con l’ausilio del classico spazzolone per lavare a terra (o con un mop), esattamente come faremmo in qualsiasi altra stanza della casa. In questo modo riusciremo a pulire tutto in pochi minuti e comodamente.

C’è solo un’accortezza che consigliamo di avere: passare successivamente un panno per asciugare bene la superficie; in questo modo di eviteranno macchie di calcare e ristagni di acqua.

Consigli specifici per pulire un piatto doccia in resina di colore bianco o nero

In generale, la resina è un materiale molto performante poiché, se correttamente posato e poi manutenuto, non permette la proliferazione né di muffe, né di funghi. Per sua natura è quindi estremamente igienico, se ben utilizzato. Anche quando la pendenza è realizzata a regola d’arte e quindi l’acqua finisce correttamente nel canale di scarico, le goccioline che restano a contatto con la superficie possono causare problemi a lungo andare.

Come già detto, occorre sempre asciugare bene dopo l’utilizzo, soprattutto se parliamo di pulire un piatto doccia in resina nero: proprio su questo colore, l’alone bianco a forma circolare o ovale delle gocce si evidenzierà in poco tempo, dando all’intera stanza da bagno un aspetto trascurato.

Sul piatto doccia in resina di colore bianco, invece, il rischio è che si formino macchie giallognole: se queste situazioni dovessero essersi già verificate, dovremmo correre ai ripari; continuiamo a leggere per scoprire come.

Come prevenire macchie e ingiallimento

Se non si è stati costanti con la pulizia ordinaria, allora si dovrà iniziare una sessione di pulizia straordinaria, per eliminare residui di prodotti, macchie varie e ingiallimento.

Il nostro consiglio è di iniziare con detergente neutro e straccio in microfibra, per poi passare – dopo il risciacquo – una soluzione di acqua calda e aceto.

Utilizzando per esempio 2 litri di acqua, dovremo aggiungere 1 litro di aceto bianco, quindi quest’ultimo dovrà essere dosato nella misura del 50% rispetto all’acqua.

A questo punto andremo ad intingere una spazzola non troppo dura (andrà bene una di quelle che vengono usate per il bucato per esempio) e la strofineremo sulle macchie: ci vorrà olio di gomito poiché l’azione sarà per lo più meccanica. Questa soluzione funziona sia per accumuli di calcare che nel caso di ingiallimenti.

Nei casi più difficili, si potrebbe provare ad usare una piccola quantità di Cif Crema (o prodotti equivalenti), passandola con movimenti delicati e rotatori, senza insistere troppo: essendo creme abrasive, potrebbero rigare la resina, quindi ci vuole delicatezza e attenzione.

Da evitare sempre, invece, i detergenti acidi: sarebbero troppo aggressivi.

A questo punto è molto chiaro che la resina, se correttamente lavata e asciugata, è un materiale a bassissimo tasso di manutenzione: regalerà sempre un aspetto minimalista ed elegante al bagno, assicurando igiene e funzionalità.

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